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Un mese dopo gli attentati alla redazione di "Charlie Hebdo", Zygmunt Bauman, tra i più autorevoli sociologi contemporanei, tiene una lezione pubblica all'Accademia di architettura di Mendrisio sui temi dell'integrazione e del multiculturalismo. Da quella conferenza nasce questo piccolo libro, che concentra nello spazio di poche pagine alcuni motivi imprescindibili per qualsiasi riflessione sulla più recente e sconcertante attualità. In che cosa le migrazioni di oggi differiscono da quelle di ieri? È possibile l'assimilazione dello straniero? Possiamo avere ancora fiducia nello Stato come soggetto attivo di un cambiamento? Con la lucidità e l'acume che lo contraddistinguono, Bauman esplora il romanzo "scandalo" di Michel Houellebecq e le teorie innovative di Manuel Castells e di Benjamin Barber e analizza i processi storici che hanno portato la società occidentale ad essere quella che conosciamo oggi.